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Leggere fa bene: 5 MOTIVI per iniziare a leggere

Sempre meno giovani leggono oggi giorno, compreso io che ho iniziato a leggere solo qualche anno fa. Però la lettura fa bene, e in che cosa fa bene invece non tutti lo sanno. In questo articolo vediamo perché è noioso leggere, ed in cosa ci migliora la lettura quotidiana.

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La lettura annoia soprattutto gli adolescenti

E’ proprio in questa fase che ci si annoia maggiormente a leggere. Ma è una cosa fisiologica, normalissima! In questa fase si è molto attivi: sport, hobby, playstation, scuola, studio, magari lavoretti part-time, la sera si esce; insomma si è giovani, e si ha voglia di vivere. La lettura quindi non è che annoia, ma non riesce a trovare posto nelle giornate degli adolescenti.

Il tempo è già poco, e quel poco che avanza se lo mangia i social: TikTok su tutti.

E poi si legge poco perché è anche una conseguenza ovvia dello stile di vita che si fa in quegli anni. Pensateci: ci svegliamo la mattina presto, andiamo a scuola, torniamo a casa per pranzare, il pomeriggio studiamo; stiamo già quasi tutto il giorno davanti ai libri, la voglia di leggere è normale sia zero! Quindi non è che non ci piace leggere, ma la lettura non sta nel suo habitat giusto!

Questo si protrae anche all’Università! Starete letteralmente tutta la giornata in aula, magari il Dipartimento è lontano, ed il tempo è davvero di meno.

Ma anche se si fanno lavori estenuanti! Pensate a chi fa il carpentiere dalle 8 di mattina fino alle 7 di sera, non credo che torni a casa con voglia di fare qualcosa!

Dovete quindi avere pazienza, se la lettura non fa per voi oggi o non trova spazio, potrebbe trovarlo in futuro!


La lettura migliora il linguaggio parlato e scritto

Leggere significa alla fine capire ed subire il linguaggio di un’altra persona. Ma se quest’altra persona è uno scrittore è ovvio che il suo linguaggio sarà edulcorato e corretto nel complesso. Quindi noi subiremo linguaggi GIUSTI, e li apprenderemo. Apprenderemo dai migliori, e come conseguenza immediata quasi anche il nostro linguaggio migliorerà.

Se per esempio pensiamo (caso che si ritrova nei social in abbondanza) che il verbo avere si scriva senza la “h”, come “o fatto questa cosa”; e poi nel libro leggiamo “ho fatto questa cosa” il nostro cervello apprende che QUELLO è il modo giusto di dire quella frase. Indirettamente o direttamente impariamo nuove parole, e miglioriamo il nostro vecchio linguaggio.

Impariamo poi parole nuove, modi nuovi di dire, modi per comporre le frasi in maniera diversa ecc. Parlare bene significa essere anche rispettati, farsi notare, avere cose da dire. La lettura non migliora solamente il nostro parlato, ma migliora noi stessi.

E non solo! Chiaramente subirà lo stesso destino anche il nostro linguaggio scritto. Sapremo quindi scrivere email in un modo più corretto, sapremo leggere e CAPIRE ciò che leggiamo (cosa non scontata). Saremo quindi più pronti alla vita, visto che in Italia di burocrazia e roba scritta ce n’è e pure tanta!


La lettura migliora la concentrazione

Leggere, ma soprattutto CAPIRE (e quindi non leggere e poi scordarsi ciò che abbiamo appena letto nella pagina) significa porre l’attenzione sulla pagina che stiamo leggendo, anzi: sulla frase che stiamo leggendo, e poi sulla parola che stiamo leggendo, e poi sulla punteggiatura che lo scrittore ha messo, e poi sul profumo delle pagine, e poi sull’ambiente che ci circonda, e poi sull’immaginare la vicenda che ci sta raccontando il libro. Leggere significa migliorare la concentrazione, immedesimarsi in una storia, capire. Io insisto molto sul termine capire, perché non è mai scontato. Una parola contraria al mio “capire” potrebbe essere “superficialità“.

E questa concentrazione è necessaria oggi giorno. Noi viviamo in un mondo che ci sta abituando ad avere deficit dell’attenzione, siamo abituati a TikTok da 30 secondi massimo, e se durano 40 secondi già non riusciamo a stargli dietro…Siamo abituati a non rimanere sulle cose per tanto tempo, siamo abituati a non dedicare tempo sufficiente alle cose; siamo in una società frenetica, si fa tutto e subito. Quindi la lettura potrebbe riportarci con i piedi per terra, in tutti i sensi.

Le conseguenze di questi social frenetici sono drastiche. Sapevate che i social rilasciano dopamina nel nostro cervello? Ed il nostro cervello sta diventando dipendente da questa dopamina? Si stima che fra 10 anni, non sapremo più gestire una relazione, una discussione lunga, un’amicizia, un guardare il tramonto per 50 minuti (sono tanti vero rispetto ai 30 secondi?). Ci stiamo abituando a cose false e modificate nei social. I criteri di bellezza stanno cambiando (ora sono come le modelle su Instagram). Ci stiamo volgendo ad un mondo immaginario, illusorio. Torniamo quindi coi piedi per terra! Leggiamo!