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Differenze dei professori al Liceo e all’Università

Alle scuole medie ci facciamo una certa idea di come saranno i professori al Liceo: severi, super colti, spiegheranno cose super complicate e difficilissime; poi verso la maturità ci faremo un idea dei professori universitari del tipo: dei geni, gente con premi Nobel che spiegheranno cose che nessuno capirà. Ma come sono davvero i professori al Liceo e all’Università? Vi risponderemo in questo articolo.

Prima di iniziare c’è da dire che non si può certo generalizzare. Vi mostrerò come sono i professori in genere al Liceo, e come sono i professori che sono capitati a me (almeno di Fisica, la mia facoltà, e quindi una classe piccola, leggete guida alla facoltà di Fisica). Ciò che starà scritto qui quindi non è legge!

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Disponibilità: due mondi a confronto

Iniziamo a parlare di disponibilità. Al Liceo gli argomenti sono sicuramente più semplici, e anche quando non ci si trova con un esercizio non sempre si va a chiedere al professore. Un po’ per pigrizia e un po’ per timidezza. Di conseguenza è difficile dare un giudizio su questa cosa. Alcuni professori di fatti sono super disponibili, altri invece si arrabbiano quando si va a chiedere qualcosa, perché la prendono come un insulto alla loro spiegazione, cui passa l’idea che tale sia stata non buona.

Al Liceo i professori vorrebbero aiutare, questo è certo, ma hanno orari strettissimi: devono passare da una classe all’altra, devono spiegare e poi esercitazione, devono concludere il programma entro l’anno. Al Liceo quindi, se i professori sembrano non disponibili, in realtà è più una questione di TEMPO! Non è colpa loro, ma così è il sistema scolastico.

All’Università invece, in ogni corso che ho seguito, ho trovato sempre una disponibilità infinita. C’è anche da dire che in aula eravamo in 40 massimo. Però da un lato c’è più tempo anche di pomeriggio magari, dall’altro gli argomenti sono più complessi e richiedono spesso ulteriori spiegazioni. Però i professori sono così disponibili, che letteralmente potete andare a bussare alla loro porta tutti i giorni!

Di fatti qualche settimana dopo l’immatricolazione, vi viene dato un professore “guida”, un docente riferimento, cui potete andare quando volete a fare qualsiasi domanda di qualsiasi materia. Anche per gli esami, ho sempre trovato grande flessibilità negli orari, nelle richieste particolari, nell’andare prima uno rispetto che un altro, sempre.

Bagagli culturali a confronto

Non si può certo discutere della preparazione dei professori del Liceo: sono laureati, hanno studiato, conoscono perfettamente e profondamente gli argomenti che trattano. Magari hanno anche studiato ed approfondito per conto loro.

Ma lasciatemi sottolineare una piccola cosa (cui non vuole essere una critica assolutamente, ma un elogio ai grandi impegni che fanno i professori universitari): diventare professore universitario non è semplice, è pura selezione naturale. Ricordate che parlo di professori di materie scientifiche.

E’ ovvio che anche lì potete acchiappare l’impreparato di turno, ma in generale la stragrande maggioranza dei professori che ho avuto all’Università ha il seguente curriculum: laurea magistrale con voti alti, dottorato, post dottorato, assistente, e dopo 20-30 anni di continui studi e ricerche innovative, congressi e progetti a livello internazionale allora diventano professori.

I professori che ho avuto letteralmente sapevano tutto, o se non lo sapevano avevano le capacità per risponderti correttamente. Li ammiro tanto devo dire. Hanno una preparazione assurda, e meritano.

Diverso approccio con i professori

Anche qui la differenza è palese ed è ovvia, ma la colpa non sta nei professori. Al Liceo siamo un poco intimoriti e proviamo anche un po’ di odio magari perché ci hanno messo un brutto voto, o perché ci scoccia andare a scuola. Ma la colpa di chi è? Beh siamo nel pieno dell’adolescenza, è ovvio che sia così! Siamo sempre pieni di pensieri, di impegni sportivi, di hobby, delle prime uscite e delle prime relazioni. La voglia di andare a scuola non c’è affatto! Quindi è solo questione dell’età che noi vediamo i professori in tal modo, ma in realtà sono semplici persone cui si può tranquillamente instaurare un dialogo!

All’Università sembra che i professori siano più “nostri coetanei”, soprattutto alla fine della Magistrale o ad un dottorato. Ma il motivo risale in noi! Siamo ormai adulti e parliamo da adulti: abbiamo idee da grandi e responsabilità da adulti. Quindi vediamo i professori con occhi diversi!

Più si cresce e più si riesce a parlare con i professori, dialogare. Più si cresce e più si capisce che non sono supereroi come lo pensavamo quando eravamo piccoli, ma semplici persone come i nostri genitori o un amico!